Rito di benedizione dello storico presepe dei netturbini romani

Aggiornato il 2024-12-19

Si è svolto ieri pomeriggio, presso la sede Ama di via dei Cavalleggeri, il rito di benedizione dello storico Presepe dei Netturbini romani. La cerimonia ha avuto luogo all’interno della sala museale intitolata a Giuseppe Ianni, ideatore, creatore e custode dell’opera scomparso lo scorso anno ed è stata officiata da S.E. Mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare per il settore Est della Diocesi di Roma. Sono intervenuti il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, il Presidente di Ama S.p.A. Bruno Manzi e il Direttore Generale Alessandro Filippi.

«Saluto S. E. Mons. Ricciardi e le autorità presenti– ha detto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma – Rivolgo un ringraziamento alle lavoratrici e ai lavoratori di Ama per il costante e operoso impegno al servizio della città, in particolare nell’anno giubilare alle porte che si presenta particolarmente impegnativo  Saluto anche la famiglia di Giuseppe Ianni, ideatore e realizzatore di questo magnifico Presepe, che ha raccolto il testimone e contribuisce a mantenere viva questa meraviglia, consentendo a migliaia persone di poterlo visitare. Ha ragione il Santo Padre, il Presepe è un messaggio di pace e fratellanza che arriva in modo diretto a tutti».

«Una bellissima tradizione cominciata nel 1972 e che si rinnova ogni anno e fa orgogliosi i netturbini romani – ha dichiarato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti - Un netturbino ha cominciato da un piccolissimo presepe, che nel corso dei decenni è cresciuto alimentandosi dei sassi e materiali, provenienti da tutto il mondo, fino a richiamare la presenza dei Pontefici».

«Il Presepe è un richiamo alla pace e alla convivenza civile – ha sottolineato il Presidente di Ama Bruno Manzi – Per la nostra comunità aziendale è motivo di orgoglio mantenerlo sempre vivo e sempre presente, soprattutto in un periodo di grandi tensioni internazionali come quello che stiamo vivendo».

«Ringrazio i lavoratori Ama – è intervenuto il direttore Generale Alessandro Filippi - che da mesi sono al lavoro per rendere la città più pulita e accogliente, in previsione dei milioni di pellegrini che verranno a Roma. Il Presepe dei Netturbini simboleggia un momento di condivisione tra le persone e, in particolare, della nostra stessa comunità aziendale, che ogni giorno presta la propria opera in maniera umile al servizio del bene comune».

Il “Presepe dei Netturbini”, la cui prima pietra è stata posta da Ianni nel 1972, è in mostra permanente ed è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose. Nel 1996, Santa Madre Teresa di Calcutta si è raccolta in preghiera nella calda e semplice atmosfera del luogo. Particolare e ricco di spiritualità è il legame fra il “Presepe dei Netturbini” e i Pontefici, come dimostra la visita nel gennaio 1974 di San Paolo VI. Ma è soprattutto la figura di San Giovanni Paolo II ad affermare con la sua assidua presenza (mai mancata dall’inizio del pontificato al 2002) l’importanza del luogo. L’ultimo Pontefice a visitarlo è stato proprio Benedetto XVI il 5 gennaio del 2006, che proprio in quell’occasione espresse nel suo discorso la sua gratitudine agli operatori ecologici. Il Presepe, che ha superato il mezzo secolo di vita, è realizzato completamente in muratura con calce ed è composto da circa 3mila pietre provenienti da tutto il mondo. L’opera, che occupa una superfice di 45 metri quadri, intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di oltre 2000 anni fa.  Nella sala che ospita il Presepe, sono inoltre esposti 3 grandi dipinti di ispirazione religiosa, tra cui un affresco dedicato alla “Madonna della Strada”, patrona dei netturbini romani, realizzato a matita e pastelli nel 2011 dal caposquadra Ama Francesco Palumbo.
L’ingresso al presepe è gratuito ed è consentito con prenotazione obbligatoria da effettuarsi on line.

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Le visite, che hanno la durata massima di 50 minuti, comprendono anche la possibilità di assistere alla proiezione di una videoguida in due versioni: una sottotitolata in inglese, l’altra nella LIS, la Lingua Italiana dei Segni. Al termine della visione, i visitatori possono muoversi liberamente nella sala ed ammirare il presepe in autonomia. È disponibile anche una nuova brochure contenente informazioni di dettaglio, per una osservazione consapevole dell’opera e del contesto.

Pubblicato il 05/12/2024
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