Famiglie romane virtuose e sempre più “green”. Cresce a Roma la raccolta differenziata gratuita degli oli vegetali esausti da utenze domestiche. Solo negli ultimi 3 mesi (marzo, aprile e maggio), infatti, sono stati conferiti correttamente circa 40mila litri di olio alimentare da cucina: il 27% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, quando ne erano stati conferiti circa 31mila. Sono complessivamente 100, tra Centri di Raccolta, mercati rionali, istituti scolastici, i siti attualmente con aree dedicate a disposizione dei romani per disfarsi correttamente di questa particolare tipologia di materiale. In aggiunta, periodicamente, vengono svolte iniziative di raccolta gratuita di materiali ingombranti, elettrici, particolari con centri mobili di raccolta, che prevedono anche bidoncini ad hoc per l’olio esausto da cucina. Informazioni utili
Per conferire questa particolare tipologia di rifiuto, i cittadini possono utilizzare una piccola tanica o una qualsiasi bottiglia di plastica, seguendo alcuni accorgimenti: se si tratta di olio di frittura, aspettare che si raffreddi; versarlo nella bottiglia/tanica usando imbuto e un filtro; avvitare bene il tappo; portarlo in uno dei punti di raccolta e svuotarlo nell’apposito contenitore. La bottiglia potrà poi essere nuovamente utilizzata per raccogliere l’olio vegetale o conferita (ben svuotata) nel contenitore dedicato agli imballaggi in plastica e metallo (multimateriale).
"Grazie alle iniziative messe in atto, in accordo con Roma Capitale – dichiara l’amministratore unico di AMA S.p.A., Stefano Zaghis -, già nel 2020 sono stati recuperati complessivamente 20mila litri di olio usato da cucina in più rispetto al 2019 e ben 60mila in più rispetto al 2018. Tutto ciò, nonostante le forti limitazioni imposte a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Ringrazio i cittadini romani e li invito a continuare con impegno e attenzione ad utilizzare questi punti di raccolta, attraverso i quali è possibile recuperare e riutilizzare una tipologia di rifiuto che, se non correttamente trattato, ha impatti dannosi sull’ambiente che ci circonda”.
Pubblicato il 09/06/2021