Le attività di igiene urbana, compresa la raccolta dei rifiuti per le attività commerciali e di ristoro della Capitale, vengono svolte come da programma nei vari quadranti cittadini. Squadre di operatori dell’azienda, con l’ausilio di mezzi grandi e piccoli, stanno assicurando il massimo sforzo per attenuare il più possibile gli effetti sulla raccolta generati dalla somma di vari fattori esogeni (in particolare, la chiusura della discarica di Roccasecca, la ricettività complessiva diminuita per le manutenzioni in atto in alcuni impianti di Lazio e Abruzzo e la contestuale crescita della produzione di rifiuti). Negli ultimi tre giorni, tra lunedì 31 maggio e il 2 giugno, l'azienda ha raccolto oltre 8.100 tonnellate di rifiuti urbani residui (indifferenziato): segno evidente delle potenzialità della capacità di raccolta e del grande sforzo attuato dall'azienda pubblica pur in mancanza di leve di flessibilità proprie sugli sbocchi.
Il personale aziendale è come sempre impegnato sul campo nei 4 turni di lavoro (mattina, pomeriggio, semi-notte, notte) affiancato da tecnici e preposti che monitorano a ciclo continuo le postazioni di raccolta. Le eventuali situazioni di criticità a macchia di leopardo, in ogni caso circoscritte, vengono subito individuate e sanate nel corso della giornata, se necessario anche con interventi aggiuntivi mirati. In particolare, nei quadranti nord e ovest uomini e mezzi dell’azienda anche quest'oggi sono al lavoro per rendere nuovamente disponibili, sia per i giri pianificati sia per eventuali giri supplementari, tutti i mezzi presenti in flotta.
In concomitanza con la completa riapertura degli esercizi e attività di ristoro, sono stati riscontrati in più circostanze abbandoni sul suolo pubblico di imballaggi o altri materiali. Questi comportamenti sicuramente non facilitano il lavoro e i servizi di igiene urbana. Per questo l'azienda rivolge un invito a tutti i cittadini a separare i materiali riciclabili e a conferirli nella differenziata, correttamente e riducendo il più possibile i volumi degli imballaggi.
AMA è costantemente impegnata nel fronteggiare una situazione oggettiva, figlia di uno storico deficit impiantistico che è stato aggravato negli ultimi 18 mesi dalla mancanza di impianti di smaltimento finale in regione. Domani al tavolo tecnico convocato presso il Ministero della Transizione Ecologica sono stati, correttamente, invitati unicamente i referenti delle istituzioni pubbliche che devono esprimersi sulle scelte strutturali a breve, medio e lungo termine relative al ciclo dei rifiuti. L'azienda resta, ovviamente e come sempre, a totale disposizione.
Pubblicato il 04/06/2021