Rifiuti: piano industriale da 340 milioni di euro di investimenti e 8 nuovi impianti entro il 2024

Questo contenuto è stato pubblicato il 05/05/2021 e potrebbe non essere più attuale.

AMA S.p.A. è un’azienda risanata e pronta alle sfide del futuro. Il Piano Industriale pluriennale 2020 – 2024, approvato recentemente dall’Assemblea dei Soci, infatti, prevede investimenti per 340 milioni di euro, di cui 178 già messi a gara. Fattore centrale per il miglioramento dei servizi e la creazione di valore a beneficio dei cittadini è l’autosufficienza impiantistica per il trattamento delle singole frazioni di rifiuto raccolte (a partire da una dotazione attuale che consente il trattamento di solo il 15% dei rifiuti per arrivare nel 2024/2025 ad almeno il 75%). L’obiettivo è di realizzare progressivamente 2 impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica, 2 impianti di selezione per il multimateriale e la carta, 1 impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) e di realizzare 21 nuovi Centri di Raccolta in linea con la deliberazione dell'assemblea capitolina n. 19 del 19 aprile 2021.

L’impegno dell’azienda va nella direzione indicata, tra l’altro, da importanti opinion maker in tema di rifiuti e sostenibilità ambientale. Secondo uno studio del Conai (Consorzio nazionale imballaggi) sono infatti 164 i nuovi impianti di selezione, compostaggio e altri tipi di trattamento dei rifiuti di cui avrebbe bisogno il Centro Sud Italia per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Ue al 2030 per attuare un completo ciclo integrato dei materiali, tanto più necessario in tempi di transizione ecologica, per un investimento di oltre 2 miliardi di euro in sei regioni. Tra queste, per fabbisogno, la prima regione del Centro Sud è il Lazio che per realizzare un corretto ciclo di smaltimento necessita di 44 impianti (il 25% del Centro Sud) dal costo di 635 milioni di euro. Anche il Ministro della Transizione Ecologica, nell’ambito della presentazione del IX e X Rapporto sulla 'Raccolta Differenziata e Riciclo di Anci e Conai ha sottolineato l’urgente necessità di un piano speciale strategico per le regioni rimaste indietro.

Lo sforzo messo in campo da AMA S.p.A. per implementare la raccolta differenziata nella città di Roma è costante e massivo. Nei primi tre mesi di quest’anno, la percentuale di materiali riciclabili recuperati si attesta al di sopra del 46% (46,34), oltre 2 punti percentuali in più rispetto al periodo omologo dell’anno scorso. L’obiettivo del nuovo Piano Industriale prevede il raggiungimento del 57,4% al 2024, in linea con gli obiettivi della Direttiva Comunitaria 2018/851, recepita dal D.Lgs. 116/2020, che fissa al 2025 l'obiettivo del 55% per la preparazione per il riutilizzo e il riciclo.

AMA c’è – dichiara Stefano Zaghis, Amministratore Unico AMA S.p.A. – e sta facendo la sua parte. Siamo disponibili a sederci ai tavoli di confronto necessari con tutte le istituzioni e con tutti i soggetti coinvolti per recuperare il deficit strutturale e impiantistico regionale e consentire così alla Città di Roma di raggiungere quegli obiettivi che sono nelle sue possibilità. Ci siamo posti sfide impegnative e traguardi ambiziosi che consentiranno alla nostra città di raggiungere una gestione più virtuosa del ciclo dei rifiuti, dal punto di vista ambientale ed economico, per garantire un futuro sostenibile ai nostri figli”.

Pubblicato il 05/05/2021
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