AMA ha agito nella massima correttezza e rispettando la normativa vigente, agendo con proprie e legittime politiche di selezione e crescita del personale per assicurare la piena operatività dell’azienda in un’ottica di economicità ed utilità più ampia e generale. Si ribadisce ancora una volta che l’azienda capitolina per l’ambiente, in questa fase, deve necessariamente promuovere, tra le tante attività di rinnovamento in corso, anche percorsi mirati di crescita e valorizzazione delle migliori professionalità per arginare e contrastare il depauperamento e la prolungata mancanza di ricambio dei livelli dirigenziali e direttivi, assicurare continuità nel presidio delle strutture di core business e garantire, così, il funzionamento dell’Azienda e gli indispensabili servizi ai cittadini romani.
Il percorso di crescita di alcune figure interne è stato avviato in netta discontinuità con le gestioni precedenti e si pone l’obiettivo di valorizzare al massimo le risorse già presenti in azienda senza escludere innesti di qualità. Le risorse cresciute a livelli dirigenziali hanno professionalità dimostrate e ambite (un quadro e un dirigente, negli ultimi sette mesi, sono usciti dall’azienda avendo ricevuto offerte più stimolanti dal mercato) preparazione (oltre a lauree specifiche, hanno svolto un master Executive MBA) e oltre quindici anni d’esperienza in azienda, a conferma della rinnovata attenzione per la valorizzazione delle risorse interne.
La nuova organizzazione è stata il frutto di un’accurata analisi gestionale al fine di garantire un buon assetto organizzativo, vitale per mettere al centro i servizi da garantire alla collettività. Questo processo, avviato nel novembre 2019 con il varo della nuova macrostruttura, è proseguito con l’individuazione tra le risorse interne di due nuovi responsabili apicali per settori nevralgici (impianti e flussi dei rifiuti, contenitori e flotta autoveicoli) e, successivamente, anche di figure direttive a presidio di tutti i servizi di igiene urbana nelle cinque principali macro-aree cittadine. Le recenti scelte gestionali per le risorse umane, le modalità con cui esse sono state attuate nonché gli emolumenti minimi riconosciuti per lo svolgimento di determinate funzioni strategiche sono assolutamente legittimi e ben ponderati. Il ricambio e la valorizzazione delle figure manageriali dovranno continuare nei prossimi mesi per assicurare un futuro all’azienda, mettendo al centro i servizi erogati, di pari passo con l’atteso piano di risanamento e con il più generale piano assunzioni approvato da Roma Capitale.
AMA S.p.A. è la più grande società in Italia nella gestione dei servizi ambientali, ma sconta una situazione deficitaria sia a livello di personale operativo sia a livello dirigenziale, con circa 650 dipendenti e 17 dirigenti usciti dall’azienda negli ultimi 5 anni, essendo questi ultimi andati in pensione o avendo optato per altre offerte professionali. Prima del recente sviluppo, l’azienda poteva contare soltanto su 9 dirigenti, oggi su 16, un numero comunque esiguo rapportato all’organico complessivo (circa 7.300 dipendenti) e basso anche rispetto al rapporto dirigenti/dipendenti delle principali aziende partecipate di Roma Capitale e delle altre utilities del settore.
Pubblicato il 12/02/2021