Cimiteri Capitolini: effettuate oltre 1.500 cremazioni a novembre

Questo contenuto è stato pubblicato il 11/12/2020 e potrebbe non essere più attuale.

 

A Roma tutte le attività cimiteriali, anche in questo difficile periodo, vengono assicurate regolarmente, pur in presenza di un trend di decessi in forte aumento da oltre due mesi, probabile effetto collaterale (come a livello nazionale) dell’emergenza da Covid-19. AMA – Cimiteri Capitolini, d’intesa con Roma Capitale, sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per assicurare condizioni agevoli, sia per la cittadinanza sia per gli addetti cimiteriali, e la massima celerità possibile nell’espletamento delle operazioni.
In particolare, le cremazioni presso il cimitero Flaminio – Prima Porta, per cui si è avuta una richiesta via via crescente, vengono svolte a ciclo continuo. Solo a novembre, sono state effettuate 1.521 cremazioni: 252 in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’incremento (+20% anche rispetto ad ottobre) è stato possibile grazie alla manutenzione straordinaria svolta negli ultimi mesi e al potenziamento massimo delle attività sulle 6 linee crematorie. In via straordinaria, l’impianto di cremazione è rimasto attivo anche l’8 dicembre, festa dell’Immacolata.

Al fine di soddisfare la domanda crescente di cremazioni connessa al picco di mortalità, evitare la congestione delle strutture disponibili e assicurare, al contempo, il rispetto delle prescrizioni anti-Covid previste per i lavoratori, AMA - Cimiteri Capitolini, già dalle scorse settimane, ha adottato d’intesa con Roma Capitale ulteriori soluzioni possibili anche dal punto di vista amministrativo. A partire dal 1 dicembre, le domande per la cremazione devono essere inderogabilmente presentate entro 5 giorni feriali dalla data del decesso (e dall’ingresso in camera mortuaria) al fine di ridurre al massimo i tempi di giacenza delle salme. In caso di mancato rispetto di questi tempi, si procederà con una diversa modalità di sepoltura prevenendo, doverosamente ed utilmente, code o attese. Sono state già incrementate le risorse dedicate alle pratiche di cremazione ed è stata richiesta a tutti i soggetti preposti l'accelerazione dell'iter amministrativo propedeutico. Attivato anche un confronto con le principali associazioni di categoria degli operatori privati di agenzia funebre al fine di condividere le iniziative di ottimizzazione di gestione delle procedure in essere.

Il rinnovato sforzo delle strutture dei Cimiteri Capitolini è teso a rispondere al trend di decessi che non accenna a diminuire, con 465 defunti in più solo nei primi dieci giorni dicembre. Nel mese di novembre, l’ufficio denunce di morte di Roma Capitale ha registrato 3.940 decessi, con un aumento di 1.525 decessi sul corrispondente mese del 2019, pari a un incremento del 63,4%. Si tratta del dato più alto mai raggiunto in un mese, nella città di Roma. Già il precedente mese di ottobre si era chiuso con 640 decessi in più.

Spazi aggiuntivi alla camera mortuaria sono stati ricavati per ospitare sia le salme sia resti mortali (spoglie provenienti da estumulazioni alla scadenza delle concessioni trentennali) in attesa di cremazione. Nei locali in questione sono rispettate tutte le prescrizioni igienico-sanitarie e le norme di sicurezza per il personale.

Pubblicato il 11/12/2020
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