Anche a ottobre non si fermano i roghi di cassonetti. Complessivamente, da inizio anno, le squadre addette hanno già dovuto sostituire su tutto il territorio comunale circa 200 contenitori stradali dati alle fiamme e resi non più fruibili. Gli ultimi episodi sono avvenuti nell’area di Ostia, in X municipio, dove da inizio anno sono stati circa 40 i cassonetti bruciati e sostituiti.
“Desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine che, giorno e notte, sorvegliano il territorio – sottolinea l’amministratore unico di AMA S.p.A Stefano Zaghis -. Il prezioso lavoro di controllo e il pronto intervento dei Carabinieri di Ostia ha infatti permesso di rintracciare e denunciare il piromane che aveva dato alle fiamme nei giorni scorsi alcuni cassonetti sul lungomare Paolo Toscanelli. Quello dei cassonetti bruciati è un atto criminale gravemente dannoso per l’ambiente e per la salute delle persone. Oltre a provocare inevitabili ripercussioni sui servizi di raccolta, infatti, simili azioni rendono necessarie anche procedure ad hoc per lo smaltimento dei materiali che, in quanto combusti, devono essere trattati come rifiuti speciali e pericolosi. Con il lockdown per il Covid-19 il fenomeno era praticamente scomparso, con appena 6 cassonetti andati a fuoco in due mesi (aprile e maggio), ma è purtroppo tornato a colpire le strade della Capitale da giugno, con circa 100 contenitori bruciati e sostituiti in quattro mesi”.