AMA S.p.A. non ha riconosciuto alcun premio ai propri dirigenti.
L’azienda, a fronte del depauperamento per la prolungata mancanza di ricambio dei livelli dirigenziali e direttivi, è doverosamente concentrata su percorsi mirati di crescita e valorizzazione delle migliori professionalità interne per assicurare il presidio delle strutture di core business e tutti i gangli vitali per il futuro e l’efficienza dell’Azienda, mettendo sempre al centro del servizio i cittadini romani.
La valorizzazione di tre giovani manager interni, risalente al 5 febbraio scorso, è avvenuta tra l’altro al termine di una prova sul campo e di uno strutturato processo di assessment iniziato il 4 novembre 2019 con il varo della macrostruttua e non è dunque assolutamente riferibile al periodo del lockdown. La crescita di queste risorse è derivata dalle maggiori deleghe e responsabilità, nonché dal ruolo strategico assunto nell’organigramma aziendale. Investire su nuove figure apicali, valorizzando le risorse interne migliori, è fondamentale per la più grande azienda in Italia nella gestione dei servizi ambientali; lo è ancora di più se si pensa che AMA conta attualmente solo su 9 dirigenti, un numero esiguo se rapportato agli oltre 7.300 dipendenti e, su base percentuale, più basso sia in confronto a tutte le aziende di Roma Capitale sia rispetto alle altre utilities del settore. Il tutto all’interno di una situazione deficitaria sia a livello di personale operativo sia a livello dirigenziale, con circa 650 dipendenti e 17 dirigenti usciti dall’azienda negli ultimi 5 anni, essendo questi ultimi andati in pensione o avendo optato per offerte professionali esterne sul mercato. È il caso quest’ultimo proprio di una delle tre figure interne recentemente valorizzate, che ha ricevuto un’offerta superiore da un’altra società ed ha intrapreso un nuovo percorso professionale all’esterno di AMA S.p.A.