Nessun passo indietro rispetto al “porta a porta”, ma solo una rimodulazione mirata del servizio per renderlo più aderente alle diverse realtà che compongono una città grande e complessa come Roma tutelando sempre la salute dei lavoratori Sarà quindi confermata, d’intesa con Roma Capitale, la suddivisione tra macroaree servite con la raccolta dei rifiuti stradale e “porta porta” che terrà conto della conformazione urbanistica e della densità abitativa, in modo da consentire agli addetti di svolgere le operazioni di igiene urbana in assoluta sicurezza e di garantire al contempo servizi migliori alle famiglie.
“In aree circoscritte di quartieri raggiunti dalla raccolta domiciliare come Colli Aniene, Torrino e Decima – dichiara l’Amministratore Unico di Ama Stefano Zaghis - la presenza in edifici e condomìni di rampe di scale, accessi interrati, e lunghi percorsi di trascinamento dei bidoncini, rende difficili e gravose le operazioni di prelievo dei rifiuti con gravi rischi per la salute dei lavoratori, che anche le Asl competenti hanno segnalato e suggeriscono di eliminare. Solo in queste specifiche realtà la modalità “porta a porta” potrà essere integrata o sostituita attraverso il ripristino di postazioni di conferimento stradali, con il duplice scopo di assicurare l’efficienza del servizio e tutelare la condizioni di sicurezza dei dipendentii. Più in generale, la riprogettazione e reingegnerizzazione complessiva dei servizi territoriali di igiene urbana, nei piani che Ama intende implementare d’intesa con Roma Capitale, dovranno prevedere la massima efficienza generale in termini sia di contenimento dei costi sia di miglioramento delle performance gestionali”.
Rifiuti: rimodulazioni circoscritte da “porta a porta” a raccolta stradale opportune per efficienza e sicurezza
Questo contenuto è stato pubblicato il 26/05/2020 e potrebbe non essere più attuale.