"Check up" energetico: anche Ama tra le aziende che hanno rispettato la scadenza di legge

Questo contenuto è stato pubblicato il 19/02/2016 e potrebbe non essere più attuale.

C’è anche Ama tra le aziende che hanno effettuato il “check up” energetico entro la scadenza di legge del 5 dicembre scorso: un obbligo introdotto dal dlgs 102/2014 (che ha recepito la Direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica) che ha coinvolto 7.128 imprese italiane (63% industria, 28% terziario, 9% primario) per un totale di oltre 14mila diagnosi.
E così venerdì 19 febbraio anche l’Azienda è intervenuta alla cerimonia durante la quale l’Enea e il Ministero dello Sviluppo economico hanno premiato le realtà nazionali più virtuose. L'iniziativa coincide con “M’Illumino di meno”, la campagna di informazione e sensibilizzazione sul risparmio energetico promossa dal programma di Radio 2 “Caterpillar”, che l'Enea supporta con il “calendario dell'avvento sostenibile”, una raccolta di suggerimenti per incentivare il risparmio energetico a casa, sul luogo di lavoro e negli spostamenti quotidiani.
Nella classifica dei settori più virtuosi per aver effettuato e inviato l'audit entro i termini di legge, ai primi posti, per numero di aziende, quello della plastica e gomma (8,69% del totale), alimentare (7,41%), metallurgico (7,17%), produzione di motori (5,48%), chimico (4,23%), commercio al dettaglio (3,69 %) e tessile (3,52%).

Pubblicato il 19/02/2016
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