Apertura al mercato attraverso criteri di massima trasparenza, in totale controtendenza con il passato, risparmi economici consistenti che si tradurranno in maggiori benefici ambientali per i romani. Sono queste le principali novità del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta” presso le utenze non domestiche che è scattato da lunedì 2 novembre, nella città di Roma. E’ diventato operativo, infatti, l’affidamento del nuovo servizio che soppianta il vecchio appalto, risalente al 2011, commissariato a seguito dei fatti emersi con l’inchiesta “Mondo di Mezzo”.
Il servizio è riservato alle attività commerciali e di ristoro (bar, ristoranti, mercati, scuole, esercizi commerciali, uffici e studi professionali) e prevede, per la prima volta, la gestione integrata sul territorio di tutte le 6 frazioni della raccolta differenziata proveniente da utenze non domestiche: scarti alimentari e organici, multi-materiale leggero (contenitori in plastica e metallo), contenitori in vetro, carta e cartoncino, imballaggi in cartone, materiali non riciclabili.
Per informare gli utenti sulle nuove modalità e siglare un vincolo reciproco per il corretto conferimento e la raccolta, Ama sta consegnando in questi giorni agli esercenti una lettera in cui si dà notizia dell’entrata in vigore del servizio e il calendario di prelievo delle varie frazioni di rifiuto, che ciascun esercente controfirmerà in copia per presa visione. Nella prima metà di novembre la consegna degli strumenti informativi riguarda il I municipio, poi si passerà agli altri municipi.
Tutte le utenze non domestiche potranno inviare segnalazioni on line, anche da mobile, con “Dillo ad AMA”. Le segnalazioni via web arriveranno così in automatico agli operatori del servizio rendendo più veloci ed immediati eventuali interventi. Gli utenti possono inoltrare suggerimenti, richieste e/o segnalazioni anche attraverso il NUMERO VERDE Ama, 800.867.035.
Il bando di gara a evidenza pubblica (n. 10 2015) affida il servizio per 24 mesi. Al nuovo bando hanno risposto presentando offerte 14 soggetti provenienti da varie parti d’Italia a fronte dei soli 2 (Cns ed Edera) che avevano partecipato al bando precedente. I prezzi a base d’asta del nuovo bando erano ridotti del 40% e l’assegnazione finale ai soggetti risultati vincitori dei 6 lotti territoriali previsti hanno prodotto ulteriori ribassi di circa il 20%. Grazie ai risparmi ottenuti, pari a circa 6 milioni di euro l’anno, sarà possibile raggiungere con la raccolta differenziata “porta a porta” un numero più che raddoppiato di utenze servite, che passeranno da 5mila a 12 mila. L’incremento delle utenze e la razionalizzazione del servizio consentirà di imprimere una decisa spinta alla raccolta differenziata. Si prevede, infatti, un incremento dei volumi raccolti di 67 mila tonnellate all’anno, pari a circa il 6% in più di materiali avviati a riciclo.
Pubblicato il 02/11/2015