Si sono chiusi giovedì 4 giugno i termini per partecipare alla nuova gara per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata porta a porta presso le utenze non domestiche di Roma Capitale. Al protocollo aziendale sono pervenute 13 differenti offerte in busta chiusa. Al bando precedente, che risale al 2011, avevano partecipato soltanto due soggetti (Cns ed Edera), che si erano aggiudicati il servizio e che sono poi risultati coinvolti nell’inchiesta “Mafia Capitale”. Da ciò il successivo commissariamento dell’appalto disposto dall’Anac e dalla Prefettura. Il bando pubblicato dal nuovo management di Ama Spa d’intesa con l’Amministrazione capitolina (procedura aperta numero 10 del 2015, sei lotti) rimette a gara l’intero affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti organici, della plastica e metallo (multimateriale leggero), del vetro, della carta e degli imballaggi in carta e cartone presso bar, ristoranti, esercizi commerciali, uffici e studi professionali della città per un periodo di 24 mesi. In opposizione alla gara bandita da Ama, alcune imprese romane giorni fa avevano presentato ricorso al Tar chiedendo che fosse sospesa, ma il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto la misura cautelare di sospensione della gara, che è pertanto andata avanti. Nel bando 2011 il corrispettivo posto a base d’asta era pari a 390 euro a tonnellata. La nuova gara fissa a base d’asta un corrispettivo medio inferiore di oltre 100 euro, pari a 274 euro a tonnellata.
Soddisfazione per l’ampia partecipazione viene espressa dal presidente di Ama Daniele Fortini: “Tredici offerte anziché due sono un ottimo segnale. A prescindere da chi siano i soggetti che hanno voluto partecipare – afferma Fortini – indicano che avevamo ragione ad andare avanti senza alcun timore, anche in questo caso, nel solco dell’efficienza economica, della trasparenza e dell’apertura alla concorrenza, come concordato fin dall’inizio con il sindaco Ignazio Marino e con l’attuale Amministrazione capitolina. Quando il mercato risponde come in questa circostanza vuol dire che esprime fiducia nell’imparzialità del management aziendale. Ama nei prossimi giorni effettuerà un’attenta verifica del possesso di tutti i requisiti, tecnici e di legge, da parte dei concorrenti, ma si procederà correttamente all’apertura delle offerte economiche soltanto dopo che il Tar, a stretto giro, si sarà espresso in seduta collegiale sul ricorso che alcuni soggetti hanno presentato. Noi siamo determinati nell’affermare che la legalità conviene a tutti. Sottolineo che dalla nostra procedura di gara è atteso un risparmio di almeno 100 euro a tonnellata rispetto al passato. Il significativo concorso di interesse di oggi dimostra che abbiamo elaborato un meccanismo appetibile alle imprese che ci consentirà anche, grazie ai costi di gran lunga inferiori che abbiamo fissato, di ampliare le utenze non domestiche servite al fine di incrementare i materiali da avviare a recupero. L’auspicio ulteriore è che anche alla maxi-gara per il trattamento e la valorizzazione di 650mila tonnellate/anno di rifiuti indifferenziati che abbiamo bandito partecipi un numero congruo di imprese. Sarebbe un ulteriore segnale che Roma nel campo dei rifiuti ha voltato pagina e si avvia sempre di più verso una sana, positiva concorrenza”.
Pubblicato il 04/06/2015