Anelli e Benvenuti: situazione Ama è pienamente sotto controllo

Questo contenuto è stato pubblicato il 19/02/2013 e potrebbe non essere più attuale.

“Le notizie allarmistiche su Ama riportate lunedì 18 febbraio da un quotidiano romano sono destituite di qualunque fondamento”. Lo affermano il direttore generale e il presidente dell’azienda, Giovanna Anelli e Piergiorgio Benvenuti, i quali replicano punto per punto: "E’ assolutamente falso che nostri mezzi siano rimasti fermi per mancanza di gasolio: il carburante viene infatti fornito all’azienda normalmente e come sempre. I pagamenti per l’energia elettrica sono stati concordati e pianificati con la stessa Acea. L’assicurazione sui mezzi di raccolta dei rifiuti scade a giugno 2013 semplicemente perché è stata scelta la formula semestrale, anziché quella annuale: i premi del secondo semestre saranno versati alla scadenza del primo. Non risponde al vero, infine, che le cinque gare per l’estensione della nuova raccolta differenziata siano ferme: i bandi, dopo i normali tempi tecnici, stanno per essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. I dipendenti dell’azienda e i cittadini possono stare tranquilli: né gli stipendi né i servizi di raccolta dei rifiuti corrono alcun rischio”. 

“Nello scenario a tinte fosche che qualcuno ha voluto creare ad arte – proseguono Benvenuti e Anelli – sono incluse altre notizie apparentemente minori, ma comunque false. Lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti non è, come si sostiene, affidata ai municipi ed il costo del lavoro è sempre lo stesso. La prima quota di rimborso del debito alle banche ammonta a 15 milioni e sarà regolarmente versata, come previsto, a giugno 2013. A proposito dell’indebitamento finanziario dell’azienda, va ricordato che esso è stato originato prima del 2008, era interamente a breve termine e questo è l’elemento che effettivamente rischiava di mettere a repentaglio la solidità dell’azienda: con il piano di ristrutturazione concordato nel 2009 con il pool di banche creditrici e la trasformazione di parte del debito da breve a lungo termine, si è assicurato il superamento della tensione finanziaria e garantito tranquillità alla gestione ordinaria. La delibera approvata a dicembre scorso dalla Giunta di Roma Capitale, che deve passare al vaglio dell’Assemblea capitolina, non prevede alcuna “bad company”: la nuova società mista che dovrebbe essere creata, alla quale Ama conferirebbe gli impianti, sarebbe comunque a maggioranza pubblica e ciò consentirebbe ad AMA di entrare per la prima volta anche nella fase finale del ciclo integrato dei rifiuti, con evidenti ritorni di carattere economico e finanziario. Dal punto di vista economico, la ‘newco’ sarebbe in grado di produrre utili che ritornerebbero ad Ama e a beneficio della tariffa; dal punto di vista finanziario, la nuova società sarebbe dotata di una leva tale da poter generare nuovi investimenti. AMA, in ogni caso, continuerebbe a svolgere in via diretta le attività di igiene urbana compreso lo spazzamento e la raccolta dei rifiuti”.

 

 

Pubblicato il 19/02/2013
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