Il Presepe dei Netturbini: una mostra permanente della rappresentazione della Natività 

Questo contenuto è stato pubblicato il 20/12/2012 e potrebbe non essere più attuale.

Mercoledì 19 dicembre, su mandato del Santo Padre Benedetto XVI, il Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Sciacca, ha presieduto la tradizionale messa natalizia e impartito la solenne Benedizione Apostolica al “Presepe dei Netturbini”, ideato e realizzato dall’operatore aziendale, ora in pensione, Giuseppe Ianni nella sede Ama di via dei Cavalleggeri 5 nel lontano 1972. Vai alla gallery

Hanno concelebrato la cerimonia liturgica Padre Mario Castiglione, parroco di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci, e Padre Cristoforo Sironi, cappellano di Ama. Come da tradizione, a portare il saluto della città, il Sindaco Gianni Alemanno e l’Assessore all’Ambiente Marco Visconti, accolti dal Presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti, e dal Direttore Generale Giovanna Anelli, oltre che da dirigenti, tecnici e operatori aziendali. Alla celebrazione ha partecipato anche la Corale Sant’Anna in Vaticano, diretta dal maestro don Gaetano Civitillo.

Per il Sindaco, Gianni Alemanno "È un momento importante di Roma Capitale che suggella il legame tra Roma e Ama e tra tutti noi e la fede. La perfezione di un lavoro si definisce nella meticolosità con cui è svolto, anche quando nessuno controlla: così è per questo presepe e così è per l'aspetto di Roma, tutelato e protetto dal lavoro degli operatori Ama, custodi di un processo migliorativo della città. Siamo il centro della cristianità nel mondo, siamo parte di un progetto e ringrazio Ama per il suo lavoro".

Per il Presidente di Ama, Piergiorgio Benvenuti "Con la solenne celebrazione di oggi si rinnova, come ogni anno, un appuntamento particolarmente sentito dalla comunità aziendale di Ama. Siamo lieti che la peculiare caratteristica e bellezza del nostro presepe storico, ideato e realizzato da Giuseppe Ianni, possa contribuire ad alimentare i valori della fede. Ama è da sempre impegnata a costruire e a valorizzare talenti, tradizioni e principi rappresentati da questo presepe. La celebrazione odierna conclude gli eventi legati al quarantennale del Presepe dei Netturbini". 

Allestito nella sede Ama di via dei Cavalleggeri 5, il Presepe viene ogni anno arricchito di nuovi particolari dal suo ideatore, con l’aiuto volontario e fuori orario di lavoro di alcune decine di altri operatori ecologici di zona. L’opera intende rappresentare, insieme alla Natività, un’idea di pace e di fratellanza fra tutte le popolazioni della terra. La sala che ospita il Presepe è arricchita da 3 grandi dipinti di ispirazione religiosa, a cui dallo scorso anno si è aggiunto un affresco dedicato alla “Madonna della Strada”, patrona dei netturbini romani, realizzato a matita e dipinto a pastello dal caposquadra Ama Francesco Palumbo. Completamente in muratura con calce, il Presepe è composto da circa 2400 pietre, provenienti da tutto il mondo. L’ultima della serie è stata donata lo scorso 16 dicembre da una scolaresca di Sava, frazione del comune di Baronissi (Salerno). L’opera intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di oltre 2000 anni fa: al suo interno si contano ben 100 case in pietra di tufo, dotate di portoncini e finestre (ben 163) in legno con balconcini, 100 lampadine, 2 caminetti fumanti, 52 metri di strade “miniaturizzate” in sampietrini, 4 fiumi lunghi complessivamente 12 metri con 8 ponti e 5 acquedotti, 770 gradini, 4 sorgenti d’acqua, 2 pareti umide che formano stalattiti, 1 pozzo con acqua sorgente, 24 grotte scavate nella roccia e ancora, 270 personaggi, 165 pecorelle, 15 cammelli, 4 asinelli, 4 buoi e 3 cani. Il “Presepe dei Netturbini” è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose. In tutti questi anni, si stima che lo abbiano ammirato oltre 2 milioni di persone (con punte di 2.000 visitatori al giorno), tra cui i Sindaci di Roma, a partire da Luigi Petroselli nel 1979, e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel 2007. Hanno visitato inoltre il Presepe diverse personalità religiose, tra cui Madre Teresa di Calcutta, che si è raccolta in preghiera nella calda e semplice atmosfera del luogo nel 1996. Particolare e ricco di spiritualità è il legame fra il “Presepe dei Netturbini” e i Pontefici, come dimostra la visita nel gennaio 1974 di Papa Paolo VI. Ma è soprattutto la figura di Papa Giovanni Paolo II ad affermare con la sua assidua presenza (mai mancata dall’inizio del pontificato al 2002) l’importanza del luogo. Nel solco di questa tradizione, anche Papa Benedetto XVI non ha voluto far mancare la sua testimonianza di fede, recandosi in visita al “Presepe dei Netturbini” nel gennaio del 2006. La visita al Presepe è gratuita ed è possibile tutto l’anno, secondo queste modalità: periodo natalizio (fino al 30 gennaio), comprese le domeniche e i festivi, tutti i giorni dalle 8 alle 20; resto dell’anno (1 febbraio-14 dicembre), tutti i giorni dalle 9 alle 19 (domenica e festivi dalle 8 alle 11:30). Ai visitatori, in segno di ricordo, viene donata una fascina benedetta.

Pubblicato il 20/12/2012
torna all'inizio del contenuto