Presentato il piano di sviluppo della raccolta differenziata a Roma

Questo contenuto è stato pubblicato il 08/06/2012 e potrebbe non essere più attuale.

Il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, l’Amministratore Delegato di Ama, Salvatore Cappello e il Presidente del Conai, Roberto De Santis, hanno presentato venerdì 8 giugno le linee guida del Piano di sviluppo della raccolta differenziata che, secondo le previsioni, porterà Roma a raddoppiare in due anni la quota di rifiuti da avviare al riciclo, fino a raggiungere il 50% entro il 2014.
Il Piano, elaborato dal gruppo di lavoro Roma Capitale-Ama-Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) con il contributo del Ministero dell’Ambiente, sarà completato nel corso del mese di giugno a seguito del confronto con le parti sociali. Nei prossimi giorni verrà effettuato un approfondimento operativo che stabilirà il cronoprogramma indicando le attività che verranno svolte nel 2012, nel 2013 e nel 2014, quantificando in modo puntuale anche gli investimenti necessari.
La redazione del Piano ha tenuto conto di vari aspetti, tra cui: caratteristiche morfologiche e urbanistiche del territorio di Roma, densità di popolazione, caratteristiche dei rifiuti prodotti, disponibilità di spazi condominiali, disponibilità di spazi sui marciapiedi, ostruzioni allo svuotamento dei cassonetti e sistemi attuali di raccolta.
Le linee guida del Piano
La città è stata suddivisa in 155 ZTO (Zone Territoriali Ottimali) secondo la vocazione del territorio. Successivamente le ZTO sono state classificate in sei diverse categorie in base alla possibilità, per ciascun territorio, di adottare sistemi di raccolta domiciliare“porta a porta”:
1) Aree verdi: zone dove è possibile attuare con facilità il sistema di  raccolta domiciliare (edifici piccoli, bassa densità abitativa, ampi spazi condominiali per il posizionamento dei bidoncini).
2) Aree gialle: zone in cui è possibile attuare un sistema di raccolta domiciliare ma che hanno alcune piccole criticità (media densità abitativa, spazi condominiali decenti).
3) Aree arancioni: zone in cui è possibile attuare un sistema di raccolta domiciliare ma con criticità più marcate (densità abitativa maggiore, spazi condominiali esigui, difficoltà di sosta per i mezzi di raccolta).
4) Aree rosse: zone in cui è molto difficile la raccolta domiciliare (alta densità abitativa, assenza di spazi condominiali, grandi difficoltà per la sosta dei mezzi di raccolta).
5) Aree azzurre: zone miste in cui esistono aree con caratteristiche nettamente diverse che rendono difficoltosa l’adozione di un unico modello di raccolta.
6) Aree grigie: aree a bassa residenzialità in cui verrà adottato il sistema di raccolta indicato per la zona confinante più funzionale.

Il Piano prevede il passaggio dagli attuali 6 a soli 2 sistemi: il domiciliare/condominiale (porta a porta) e la raccolta stradale opportunamente riorganizzata.
Inoltre, in tutta la città sarà introdotta la raccolta separata del vetro realizzata con l’installazione di appositi contenitori stradali.
L’estensione del “porta a porta” partirà dalle aree “verdi”, in cui risiedono 455 mila abitanti. Successivamente il sistema domiciliare verrà esteso anche alle aree “gialle”, coinvolgendo così altri 598 mila abitanti. Il piano riguarderà il 36,79% dei cittadini e il 70% del territorio del comune di Roma Capitale.
In totale, infatti, i cittadini raggiunti dal sistema porta a porta saranno più di un milione.
In prospettiva, però, il Piano prevede la possibilità di servire con la raccolta domiciliare altri 974 mila abitanti che vivono nelle aree arancioni, portando così il numero di cittadini raggiunti dal servizio domiciliare a oltre 2 milioni.
Per fare alcuni esempi, sono ricompresi nelle aree verdi: Centro storico, Trastevere, Aventino, Testaccio, Villaggio Olimpico, Lunghezza, San Vittorino e Ostia Antica.
Tra le aree gialle, invece, troviamo: Celio, Grottaperfetta, Eur, Corviale e Santa Maria della Pietà.
Premialità e sanzioni
Il nuovo sistema di raccolta differenziata prevede l’implementazione di un sistema di premialità per i cittadini più virtuosi. Nei quartieri attualmente serviti dal “duale” (e più tardi in tutta la città non servita dal “porta a porta”) verranno posizionati cassonetti a chiusura ermetica per i rifiuti organici e per quelli indifferenziati. Sarà possibile conferire i rifiuti in questi contenitori solo con un badge familiare. In tal modo, ogni volta che si getteranno gli scarti alimentari si otterranno dei punti. Viceversa, si perderanno quando si utilizzerà il cassonetto per l’indifferenziato.
Infine, saranno rafforzati controlli e le sanzioni, con l’obiettivo di migliorare anche la qualità della raccolta differenziata.
Il Piano di fattibilità prevede tre fasi:

I Fase
 Nelle aree verdi si avrà la raccolta domiciliare “porta a porta” a 4 frazioni: rifiuti organici, carta e cartone, multimateriale leggero (plastica e metallo senza il vetro) e rifiuti indifferenziati. A ogni famiglia verranno consegnati i bidoncini domestici e una prima dotazione di sacchetti. In ogni condominio, inoltre, verranno posizionati i contenitori necessari per la raccolta.
 Nelle altre aree della città verrà riorganizzata la raccolta stradale a 3 frazioni: carta e cartone, multimateriale leggero (plastica e metallo senza il vetro) e rifiuti indifferenziati.
Per i soli quartieri attualmente serviti dal sistema duale (III Municipio, XVII Municipio, Prati Fiscali, Appio-Tuscolano, Tuscolana, Aurelio, Laurentino 38 e Marconi) verrà confermata la raccolta dei rifiuti organici con cassonetti stradali appositamente dedicati. In queste zone la raccolta di scarti organici e di rifiuti indifferenziati avverrà, però, tramite contenitori a chiusura ermetica da aprire con un apposito badge. Anche in questi casi, a ogni famiglia verranno consegnati i bidoncini domestici e una prima dotazione di sacchetti.
 Per entrambe le aree (sia quelle servite dal “porta a porta”, sia quelle servite dalla raccolta stradale) sarà attivata la raccolta di una quinta frazione di rifiuti, quella del vetro, attraverso l’impiego di campane stradali dedicate.
Entro la fine del 2013, tale sistema porterà Roma a raggiungere la quota del 40% di raccolta differenziata.

II Fase
• Avvio della raccolta differenziata domiciliare anche nelle aree gialle.

III Fase
• Attivazione del sistema della raccolta dell’organico stradale nelle zone cittadine non servite dal “porta a porta”, attraverso contenitori stradali chiusi dotati di badge.
Entro il 2014 sarà raggiunto il 50% di raccolta differenziata. 

Per il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, “quello elaborato da Ama e Conai è il progetto per la raccolta differenziata più imponente che sia mai stato preparato in Italia e uno dei più importanti a livello europeo”.

Per il Sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, “con questo piano si arriva a un metodo che affronta meglio, più velocemente e in modo più sostenibile la sfida per l’aumento della differenziata. Riusciremo, così, a raggiungere il 50% di raccolta differenziata entro il 2014, risolvendo un problema storico, trentennale, della nostra città.”.

Per il Presidente del Conai, Roberto De Santis, si tratta del piano “più complesso mai elaborato in Italia, in quanto risponde alle esigenze di una città enorme, sia da un punto di vista territoriale sia della popolazione, come Roma. L’introduzione della raccolta separata del vetro è importante e costituisce un fattore di beneficio anche per il ciclo di recupero a valle”.

L'Amministratore Delegato di Ama, Salvatore Cappello, ha sottolineato che l’azienda, per l’attuazione del progetto, “punta al massimo coinvolgimento dei cittadini.  L’impegno, prioritario, è che dall’anno prossimo nessun rifiuto non trattato vada in discarica”.

 

Pubblicato il 08/06/2012
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