Zanzara tigre, al via la campagna di contrasto 2011

Questo contenuto è stato pubblicato il 16/05/2011 e potrebbe non essere più attuale.

Continua anche in agosto la campagna di contrasto alla diffusione della zanzara tigre in città, promossa dall’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale in collaborazione con Ama. Il piano capitolino si muove su tre fronti: interventi larvicidi sul territorio pubblico; monitoraggio dei focolai di infestazione; campagna di sensibilizzazione per i cittadini.

Interventi larvicidi

Per prevenire e contrastare la diffusione della zanzara tigre in tutto il territorio comunale, AmaDisinfestazioni ha avviato interventi mirati di rimozione delle larve di insetto, partendo dai Municipi V, XII, XV e XVI, che verranno poi estesi a tutto il territorio cittadino. Gli interventi vengono effettuati prevalentemente attraverso il trattamento dei tombini (principale ricettacolo di larve), dove gli operatori inseriscono speciali pastiglie effervescenti contenenti principi attivi che inibiscono la crescita della larva. Si tratta, naturalmente, di compresse a norma di legge che non hanno effetti nocivi sulla salute umana né sulle altre specie di insetti. AmaDisinfestazioni impiega quotidianamente 15 squadre (per complessivi 30 operatori), che procederanno alla bonifica di 350mila tombini con passaggi ripetuti (almeno 4) su tutti i focolai identificati: sono previsti, quindi, oltre 1milione e 400mila interventi. Dai primi di maggio ad ora, sono stati trattati circa 24mila tombini. Le squadre operano tutti i giorni: dal lunedì al venerdì dalle 7:30 alle 14:30; il sabato dalle 7:30 alle 12:30. Il programma di azione è predisposto sia sulla base dei dati storici in possesso dell’azienda, sia sulle segnalazioni dei cittadini che giungono al call-center di AmaDisinfestazioni 0655301225, in funzione dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17. Il trattamento larvicida interessa tutte le aree di proprietà comunale (strade, scuole, sedi di Municipi, Centri anziani, ecc.) in cui sono presenti tombini, manufatti fognari, fontane senza presenza di fauna ittica, parchi pubblici urbani e suburbani, cimiteri.

Attenzione: Il servizio di disinfestazione non riguarda gli sciami di api, una specie protetta: per evitarne la dispersione e la distruzione, è necessario un intervento specifico gestito dall'ARAL - Associazione Regionale Apicoltori del Lazio. Per maggiori informazioni clicca qui

Monitoraggio dei focolai di infestazione

Il monitoraggio dei focolai di infestazione viene svolto in due direzioni: mappatura con sistema satellitare Gps per il controllo degli interventi larvicidi; posizionamento di trappole biologiche per la cattura di zanzare adulte. I tombini bonificati dagli operatori di AmaDisinfestazioni, vengono “mappati” con sistema satellitare Gps, per monitorare in maniera adeguata i focolai larvali ed intervenire con precisione nelle zone di maggiore criticità. Tale sistema consente ai tecnici del Dipartimento ambiente di tenere sotto controllo la presenza delle larve, elaborando di anno in anno campagne di contrasto sempre più efficaci. Inoltre, il Dipartimento ambiente in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha programmato il posizionamento di 25 trappole biologiche BG Sentinel per la cattura di esemplari adulti. La trappola contiene al suo interno un attrattivo che, simulando l’odore del sudore umano, richiama le zanzare che dunque restano intrappolate all’interno del dispositivo. Le trappole saranno installate principalmente nei pressi di ospedali e stazioni ferroviarie in modo da verificare con maggiore precisione la presenza dell’insetto in questi particolari luoghi e ridurre il numrero delle zannzare.


Campagna di sensibilizzazione per i cittadini

Gli interventi effettuati da Roma Capitale sul suolo pubblico, devono essere associati ad interventi che i singoli cittadini hanno l’obbligo di effettuare nelle proprietà private. È stato verificato, infatti, che il 70% dell’infestazione della zanzara tigre è dovuto al suo proliferare nelle aree private. Attraverso un’apposita ordinanza sindacale, dunque, viene fatto obbligo ai cittadini di osservare specifiche norme per debellare l’insetto. Anzitutto, è necessario rimuovere l'acqua da ogni piccolo contenitore lasciato all'aperto, quali sottovasi o altri oggetti concavi mentre nelle fontane ornamentali dove non c’è ricircolo d’acqua, invece, possono essere introdotti pesci larvivori come le gambusie o i pesci rossi.Inoltre, i pozzetti delle acque presenti nelle proprietà private devono essere obbligatoriamente trattati con prodotti larvicidi a base di Bacillus Thuringiensis o inibilitori della crescita, come quelli contenuti nelle pastiglie effervescenti usate da AmaDIsinfestazioni, che non inquinano l’ambiente e non sono tossici per altri animali né per l’uomo. Tali prodotti possono essere acquistati in rivendite agricole e nelle farmacie. Allo scopo di completare il programma di monitoraggio, viene richiesto – quest’anno per la prima volta – agli amministratori di condominio di comunicare al Dipartimento Ambiente gli interventi effettuati ed i prodotti utilizzati o il nominativo delle ditte che hanno effettuato la disinfestazione (info su www.comune.roma.it). Analogamente, i gestori di depositi di copertoni (veri e propri ricettacoli larvali), hanno l’obbligo di svuotare i depositi d’acqua  e di coprire le pile di copertoni in modo da evitare infestazioni. In caso di documentata impossibilità a proteggere le pile, dovranno provvedere a disinfestare i luoghi, comunicando i nominativi della ditta al Dipartimento ambiente di Roma Capitale. 

Pubblicato il 16/05/2011
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