Martedì 21 dicembre, su mandato del Santo Padre Benedetto XVI, il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, S.E. Rev.ma Cardinale Gianfranco Ravasi, ha impartito la solenne Benedizione Apostolica allo Storico Presepe dei Netturbini. A portare il saluto della città, il Sindaco Gianni Alemanno e l’Assessore all’Ambiente Fabio De Lillo. Presenti anche il Presidente di AMA Marco Daniele Clarke e l’Amministratore Delegato Franco Panzironi oltre a dirigenti, tecnici, funzionari e operatori aziendali. La cerimonia si è svolta alla presenza di Padre Mario Castiglione, Parroco di Santa Maria delle Grazie alle Fornaci, e di Padre Cristoforo Sironi, Cappellano di AMA.
Allestito nella sede AMA di via dei Cavalleggeri 5 fin dal lontano 1972, il Presepe viene ogni anno arricchito di nuovi particolari dal suo ideatore, l’operatore aziendale, ora in pensione, Giuseppe Ianni, con l’aiuto volontario e fuori orario di lavoro di alcune decine di operatori ecologici di zona. L’opera intende rappresentare, insieme alla Natività, un’idea di pace e di fratellanza fra tutte le popolazioni della terra. VEDI LA FOTOGALLERY
La visita al Presepe è gratuita ed è possibile tutto l’anno, secondo queste modalità: periodo natalizio (15 dicembre-30 gennaio), tutti i giorni dalle ore 08:00 alle ore 20:00; resto dell’anno (1 febbraio-14 dicembre), tutti i giorni dalle ore 09:00 alle ore 19:00 (domenica e festivi dalle ore 08:00 alle ore 11:30). Ai visitatori, in segno di ricordo, viene donata una fascina benedetta.
Completamente in muratura con calce, il Presepe è composto da 2100 pietre, provenienti da tutto il mondo e intende ricostruire fin nei minimi dettagli lo stile delle tipiche costruzioni della Palestina di 2000 anni fa: al suo interno si contano ben 100 case costruite con pietra di tufo e dotate di porte e finestre con balconcini, 100 lampadine, 2 caminetti fumanti, 52 metri di strade in lastre di selce (sampietrini), 4 fiumi lunghi complessivamente 12 metri con 8 ponti e 4 acquedotti lunghi circa 18 metri, 870 gradini, 5 sorgenti d’acqua, 2 pareti umide che formano delle stalattiti, 1 pozzo con acqua sorgente, 24 grotte scavate nella roccia, e ancora, 270 personaggi circa, 165 pecorelle, 15 cammelli, 4 asinelli, 4 buoi e 3 cani. Nella sala che ospita il Presepe, si possono inoltre ammirare 3 grandi dipinti di ispirazione religiosa.
Il Presepe dei Netturbini è meta tradizionale di turisti, pellegrini e personalità istituzionali, sia civili sia religiose. In tutti questi anni, si stima che lo abbiano ammirato oltre 2 milioni di persone (con punte di 2.000 visitatori al giorno), tra cui i Sindaci di Roma, a partire da Luigi Petroselli nel 1979, e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel 2007. Hanno visitato inoltre il Presepe diverse personalità religiose, tra cui madre Teresa di calcutta, che si è raccolta in preghiera nella calda e semplice atmosfera del luogo nel 1996.
Particolare e ricco di spiritualità è il legame fra il Presepe dei Netturbini e i Pontefici, come dimostra la visita nel gennaio 1974 di Papa Paolo VI. Ma è soprattutto la figura di Papa Giovanni Paolo II ad affermare con la sua assidua presenza (mai mancata dall’inizio del pontificato al 2002) l’importanza del luogo. Nel solco di questa tradizione, anche Papa Benedetto XVI non ha voluto far mancare la sua testimonianza di fede, recandosi in visita al Presepe dei Netturbini nel gennaio del 2006.
Pubblicato il 21/12/2010