Per sensibilizzare i cittadini sui danni arrecati all’ambiente dai mozziconi di sigaretta abbandonati in terra Ama, insieme con CiAL e Comieco, ha dato il via al progetto sperimentale “CeNerone”. In due strade ad altissima densità commerciale della città, via Ugo Ojetti nel quartiere Talenti e viale Europa all’EUR, saranno posizionati, nelle giornate tra il 18 e il 23 dicembre, 165 contenitori per cicche di sigaretta in prossimità di altrettante attività commerciali. Il “CeNerone” Ama, realizzato con cartone e alluminio riciclati, verrà affidato in comodato d’uso agli esercenti coinvolti (105 in viale Europa e 60 in via Ugo Ojetti), che si occuperanno di custodirlo e gestirne la vuotatura. Nelle strade interessate dal progetto, realizzato con la collaborazione delle associazioni dei commercianti delle due vie, sarà allestito un gazebo presso il quale verrà distribuito del materiale informativo sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Chi visiterà questi punti informativi riceverà in omaggio anche il “Mozzichino”, un posacenere portatile, poco più grande di un comune accendino, utilizzando il quale i fumatori potranno contribuire al rispetto per l’ambiente.
I danni che il fumo di sigaretta arreca all’organismo umano sono ormai noti. Non c’è viceversa altrettanta sensibilizzazione sull’impatto che le abitudini di molti fumatori hanno sulla pulizia e sul decoro cittadino. Eppure una percentuale non irrilevante dei rifiuti complessivi delle aree urbane è costituita proprio da prodotti correlati al consumo di tabacco come cellophane, carta e, soprattutto, mozziconi di sigaretta. La sola città di Roma si stima che produca giornalmente 18 milioni di “cicche” (6,5 miliardi all’anno) attestandosi al 9-10% della media nazionale. Le sostanze presenti all’interno del filtro e nel residuo di tabacco di una sigaretta (idrocarburi policiclici aromatici, benzene, arsenico, cadmio, catrame) sono altamente nocive e pericolose se immesse nell’ambiente. I mozziconi, inoltre, sono particolarmente difficili da rimuovere perché tendono a infilarsi tra i sampietrini, negli angoli più stretti dei marciapiedi e nei pressi delle caditoie.
Pubblicato il 17/12/2010