Cresce in Italia l’utilizzo delle buste da spesa di carta al posto della plastica. Il Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica, ha rilevato per il 2009 un incremento del fatturato di questo settore del 3,8% e un aumento delle vendite del 5,6%. Si tratta di una crescita significativa destinata ad aumentare in vista della norma europea EN 13432 (direttiva 94/62/CE) in vigore da gennaio del 2011 che prescrive il divieto di produzione e commercializzazione delle buste in plastica non biodegradabile per l'asporto di merci.
In questa prospettiva il Comune di Roma e Ama hanno già affrontato la sfida da marzo ad aprile varando un programma sperimentale di prevenzione e promozione dell'utilizzo di sacchetti alternativi per il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente. Presso tutti i punti informativi Ama creati per l'occasione sono state distribuite ai visitatori buste, che possono contenere fino a 7 kg di peso, realizzate al 100% con carta riciclata e certificazione FSC (Forest-Stewardship-Council), vale a dire che il prodotto è realizzato con legno o fibre di legno riciclate post consumo. Le buste possono essere riutilizzate e, a fine vita, riciclate attraverso la raccolta differenziata della carta o dei rifiuti organici.
Proprio la compostabilità degli shopping bags in carta aggiunge valore a questo prodotto, per l'importanza che il compost assume quale fertilizzante naturale molto simile all'humus, utilizzabile in agricoltura o per uso domestico.
Pubblicato il 04/05/2010