AMA S.p.A. ha chiuso il bilancio 2009 con utile pari a 1.088.427 di euro. L’utile d’esercizio (il primo conseguito dal 2004) rappresenta una radicale inversione di tendenza ed è il risultato di un percorso di risanamento della situazione industriale, economica e finanziario-patrimoniale avviato dall’esercizio precedente. I dati sono stati illustrati in Campidoglio dal Presidente di AMA Marco Daniele Clarke e dall'Amministratore Delegato Franco Panzironi.
Il processo di ristrutturazione ha riguardato quattro direttrici:
1) il miglioramento dei servizi di pulizia e di raccolta dei rifiuti, con la riprogettazione del modello operativo sul territorio e il rinnovo della flotta veicoli;
2) lo sviluppo della raccolta differenziata a condizioni sostenibili per la collettività;
3) la razionalizzazione dell’assetto societario funzionale alla focalizzazione dell’attività sul core business, attraverso l’incorporazione in AMA delle società Amagest, Ama Fm, Ctr, e la dismissione della partecipazione in Ama International;
4) il miglioramento della situazione economico-finanziaria attraverso: l’incremento delle performance di incasso della Tariffa Rifiuti e la ristrutturazione del debito finanziario a breve termine in debito a medio/lungo termine.
Il bilancio 2009 riflette i risultati del processo di ristrutturazione finalizzato al raggiungimento di obiettivi di efficienza e di governo della struttura aziendale. Questi gli elementi caratterizzanti:
- Il Margine operativo lordo (Mol), migliora in maniera significativa: +15 milioni di euro (da 127,4 a 142,6 milioni; +12%) rispetto al 2008, per effetto di una crescita del valore della produzione significativamente maggiore rispetto all’aumento dei costi operativi.
- Gli oneri finanziari (interessi passivi verso le banche) risultano per la prima volta in calo dal 2005: scendono infatti da 37,4 del 2008 a 21,9 milioni di euro. Tale decremento, pari a circa 16 milioni, si deve a tre fattori: il miglioramento degli incassi della Tariffa Rifiuti (+5%); una gestione della tesoreria più efficace; la contrazione dei tassi di interesse.
- La ristrutturazione del debito (accordo siglato il 23 dicembre 2009 con un pool di 8 banche guidato da BNL – Gruppo BNP Paribas) porta finanziamenti aggiuntivi per 60 milioni di euro e una riduzione consistente dei debiti di breve periodo, che passano dall’87% al 29% del totale.
- La rimodulazione della situazione debitoria e la nuova struttura delle fonti di finanziamento hanno prodotto un aumento significativo della solidità patrimoniale dell’azienda, che passa dal 51% al 103%. Il riequilibrio finanziario delle fonti rispetto agli impieghi è confermato dal miglioramento degli indici di liquidità (+31%).
I risultati conseguiti dimostrano la validità delle nuove linee di indirizzo di “governo” dell’azienda, in netta controtendenza rispetto agli esercizi passati. L’Azienda, infatti, ha registrato una perdita di 35 milioni nel 2007 e di 257 milioni nel 2008.
Pubblicato il 24/03/2010