Da ottobre 2024 Roma Capitale, tramite AMA, sta notificando avvisi di accertamento esecutivo per omessa dichiarazione Ta.Ri.
Ho ricevuto un avviso di accertamento esecutivo, cosa posso fare?
- Pagare tramite pagoPA il bollettino allegato all’accertamento, in unica soluzione, entro 60 giorni dalla notifica, usufruendo in tal modo della riduzione delle sanzioni.
- Formulare istanza di rateizzazione, compilando il modulo 611.
La possibilità di rateizzare l’importo a sanzioni ridotte è ammessa solo se l'istanza viene presentata entro 60 gg dalla notifica dell'avviso di accertamento.
Se, invece, l’istanza viene presentata oltre 60 gg dalla notifica sarà rateizzato l’importo dell’avviso di accertamento a sanzioni piene.
- Formulare un’istanza di autotutela per chiedere la rettifica o l’annullamento totale dell’atto, compilando il modulo 608.
L’istanza deve rappresentare in modo esaustivo tutti gli elementi, di fatto e di diritto, su cui si fonda la richiesta di autotutela e va corredata della documentazione in possesso del richiedente idonea a dimostrare la sussistenza dei vizi che giustificano la revisione dell’atto.
All’istanza va sempre allegato il documento di identità del richiedente.
Può essere inviata con posta ordinaria, raccomandata, a mezzo pec all’indirizzo tari@pec.amaroma.it, allo sportello fisico (previo appuntamento) oppure inviata all’indirizzo mail accertamento.tari@amaroma.it allegando copia del documento di riconoscimento.
La proposizione dell’istanza non sospende il termine per proporre ricorso alla Corte di Giustizia Tributaria di 1° grado. - Impugnare l’avviso di accertamento presso la Corte di Giustizia Tributaria, mediante ricorso da notificarsi a Roma Capitale entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento.
È possibile chiamare lo 060606, il Contact Center di Roma Capitale (attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7).
L’operatore rilascia informazioni generali e, nel caso di specifiche richieste, apre un ticket per la richiamata dell’utente.
L’utente al quale è stato aperto un ticket verrà richiamato da un operatore AMA e può, quindi, non recarsi agli sportelli TaRi, che sono aperti esclusivamente con prenotazione obbligatoria dell’appuntamento.
Ulteriori informazioni
Cosa sono
Gli accertamenti esecutivi sono atti amministrativi con i quali Roma Capitale, nella qualità di Ente Titolare del Tributo, con il supporto di AMA, accerta la violazione tributaria di “omessa dichiarazione” ai fini della TaRi, liquidando il tributo dovuto comprensivo di sanzioni e interessi come previsto dalla vigente normativa.
Nello specifico, contengono:
- gli estremi dell’autore della violazione;
- l’indirizzo e dati catastali dell’immobile accertato e superficie accertata;
- il numero dei componenti nucleo familiare (per le utenze domestiche);
- la categoria tariffaria di riferimento;
- il calcolo del tributo per ogni semestre di anno evaso (es. 2018-2023);
- il dettaglio di come sono state applicate le sanzioni e il relativo importo dovuto a tale titolo;
- il calcolo degli interessi dovuti;
- il bollettino di pagamento tramite (pagoPA) a sanzioni ridotte (allegato all’atto);
- l’avvertenza che, decorsi 60 giorni dalla notifica ed in assenza di pagamento, l’atto acquista efficacia esecutiva.
Riguardano sia Utenze domestiche sia Utenze non domestiche e sono stati elaborati tramite incroci automatizzati di banche dati in possesso di AMA, non essendo previsto in tali casi dalla vigente normativa, il preventivo esperimento di un contraddittorio preventivo con il cittadino (es. utenze elettriche, catasto, Sportello Unico Attività Produttive, locazioni immobiliari).
Il periodo oggetto di accertamento riguarda gli anni di imposta dal 2018 al 2023.
L’annualità di imposta 2018 è ancora accertabile nel 2024, in quanto l’Ente titolare del tributo ha potere di accertare l’omessa dichiarazione fino al 31 dicembre del quinto anno successivo alla scadenza dei termini per la dichiarazione (es. l’iscrizione per il 2018 poteva essere effettuata sino al 30 giugno 2019).